Capita che nei momenti in cui dovresti passare ogni giorno a raccontare i cambiamenti della vita getti la spugna e ti arrendi al tempo, quasi come che le parole non avessero più importanza, quasi che tutto ciò che ruota attorno a questi cambiamenti fosse cosa da poco.
Ebbene, forse è la scelta più semplice, forse non raccontare, non scrivere equivale a rifiutarsi al cambiamento stesso come a dire “no, non sta succedendo niente, la mia vita non deve cambiare e continuerò a vivere nella mia solita normalità”.
È un assalto al tempo, un combattere contro i mulini al vento.
Un inutile spreco di forze.
Che tanto poi in quei minuti in cui ti guardi allo specchio sai benissimo come stanno le cose e a te stessa non puoi dire bugie, non puoi mentire. E mica sei scema, lo sai che i giorni passano e così anche i mesi e poi ti ritroverai a perdere tutti questi bei ricordi, tutto quello che ti ha arricchito, deluso, fatto gioire e cambiato.
Non importa, le parole non ti aiuteranno, anche se l’hanno sempre fatto.
Oggi contano solo i libri e aggrapparsi alle loro storie, le uniche che non permettono di pensare.